Glossario

Acqua di calce. L’acqua che in un contenitore rimane in superficie a seguito della sedimentazione della calce. E’ particolarmente ricca di carbonato di calcio (CaCO3).

Affresco. Tecnica di colorazione dell’intonaco appena steso. Si esegue a zone classificate secondo il tempo lavorativo della “giornata”.

Aggregato. Materiale, impropriamente chiamato inerte, che viene legato dalla calce con la quale interagisce sul piano fisico-chimico. Il termine è stato assunto dalla normativa vigente.

Arricciatura. Operazione dell’arriccio.

Arriccio (o arricciato). Intonacatura che segue la fase del rinzaffo e che si micola in due o più strati, fino al livellamento completo dell’intonaco. Si esegue con cazzuola e frattazzo di legno.

Asciugatura. Azione successiva e continuativa dell’indurimento, mediante progressiva e completa perdita dell’acqua nel protrarsi della carbonatazione.

Bocciarda. speciale mazza con punte piramidali di varie misure, atta ad incidere il materiale ancora fresco per ottenere l’effetto della pietra battuta.

Calce spenta. Idrossido di calcio (Ca(OH)2). Deriva dalla pietra di calce, calcare saccaroide costituito essenzialmente da calcite con un contenuto di carbonato di calcio (CaCO3) che si aggira sul 95% mentre il rimanente 5% è dato da altri minerali (quarzo, clolite, granati, ecc.). La pietra di calce viene sottoposta ad una specifica cottura, quindi viene “spenta” mediante irrorazione d’acqua sino a copertura in appositi “bagnaroli”. Entra nell’impasto dell’intonaco come ”legante”.

Calce viva. Ossido di calcio (CaO). E’ il risultato del carbonato di calcio (CaC03), sottoposto all’azione del calore, dopo che ha liberato l’anidride carbonica (CO2).

Calco. Stampo (negativo) preso dall’originale con gesso, gomma siliconica o altro.

Caolino. argilla.

Carbonatazione. Processo fisico-chimico attraverso il quale l’acqua (H2O), che si libera dall’intonaco nella fase di indurimento ed asciugatura, permette la reazione tra la calce spenta (Ca(OH)2) e l’anidride carbonica dell’aria (CO2) che ricomporrà il carbonato dl calcio (Ca- CO3).

Carbonato di calcio. (CaCO3), calcite che si presenta come calcare saccaroide o pietra calcarea.

Caseina. Sostanza proteica del latte vaccino.

Cera. E’ un estere formato da alcool monovalente ed acidi carbossilici. Può essere animale, vegetale e minerale. La prima è prodotta dalle api; la seconda è un prodotto di secrezione di alcune piante; la terza è un derivato della distillazione del petrolio (ceresina).

Cocciopesto. Polvere derivata dalla frantumazione di laterizi vari (tegole, mattoni, ecc.), prodotti di cottura dell’argilla. Entra nell’impasto dell’intonaco come “aggregato”.

Colla animale. deriva dalla lavorazione della pelle di coniglio.

Cornice d’imposta. Parte architettonica che sta al termine di una parete nel raccordo con gli elementi del soffitto.

Decoratore (o maestro d’arte). Figura professionale, con buona preparazione storico-artistica, in grado di progettare e realizzare qualsiasi tipo di decorazione su marmorino (a stucco e a pittura).

Decorazione (ornato). Esecuzione di motivi ornamentali su marmorino:

a) stiacciata: eseguita a fresco con un rilievo tanto basso da affondare quasi nel piano; b) a bassorilievo: eseguita, a fresco con un rilievo che sporge di poco (max 1-1,5 cm) dal piano del fondale; c) ad altorilievo: opera scultorea le cui forme sporgono fortemente dal piano di fondo con un aggetto che può superare la metà del volume completo fino a rasentare il tuttotondo.

Encausto. Pittura in affresco fissata a cera calda secondo particolari procedure.

Facciavista. locuzione avverbiale che indica l’aspetto di un muro di mattoni assolutamente privo d’intonaco

Fascia. Sezione di parete o soffitto corrispondente ad una zona geometricamente definita nel progetto decorativo ed avente la forma di striscia (es.: f. incassata, f. rilevata, f. decorata, f. colorata, f. marmorizzata, ecc-).

Ferro da ornato. stecca.

Frattazzo. Arnese rettangolare, con impugnatura, atto a stendere e battere l’intonaco. Quello tradizionale è di legno costruito manualmente dagli stessi operatori. Ora viene prodotto dall’industria con altri materiali (acciaio, plastica, gomma, ecc.).

Gesso. Solfato di calcio biidrato (Ca SO4 2H2O). Scaldato a 120°-130OC perde i 3/4 dell’acqua. Impastandolo con acqua, si idrata facendo “presa”.

Gesso alabastro. Gesso cotto di qualità molto fine, ben ventilato.

Gesso scagliola. Gesso puro, cotto, ridotto in polvere, di varia granulometria.

Giornata. Lavoro da realizzarsi nell’arco temporale della giornata lavorativa su intonaco fresco.

Graffito. Tecnica decorativa eseguita anche su marmorino con spolvero o cartone, utilizzata per ottenere plastici effetti cromatici e chiaroscurali per mezzo dell’asportazione di parti dell’ultimo strato.

Granulometria. Misura che compongono un aggregato.

Guscia. Elemento architettonico curvo, a profilo concavo, che congiunge due piani (parete e soffitto; due elementi di una cornice o di un capitello): è una modanatura elementare.

Idrossido di calcio. calce spenta.

Inerte. Chiamato anche carica e più precisamente aggregato. E’ la componente dell’impasto che serve a dar corpo allo stesso, ha inoltre la funzione di compensare il movimento del legante durante l’asciugatura.

Intonachino. (Malta bianca,arenino, intonaco civile, stabilitura). E’ composto di sabbia e calce. Consiste in una stesura finale della stratificazione intonacante, avente lo scopo di rifinitura agli intonaci più grezzi sottostanti oppure come sottofondo preparatorio all’intonaco di marmorino o all’affresco.

Intonachino di marmorino. Strato molto sottile di marmorino applicato a cazzuola, battuto col frattazzo di legno e subito Iisciato, eseguito direttamente sui mattoni.

Intonaco di malta e gesso. Uno degli intonaci che interessano lo stuccatore.’ E’ composto di sabbia, calce spenta e gesso (da presa).

Intonaco di sabbia e calce. intonachino.

Invecchiamento. stagionatura.

Latte di calce. Calce spenta molto diluita in acqua che, epportunamente rimestata, assume l’aspetto e la densità di un latte.

Legante. Componente dell’impasto per l’intonaco che ha la funzione principale di tenere unita la massa e di produrne la carbonatazione.

Magro. Attributo del marmorino del 1° strato. Corrisponde ad un miscuglio in cui l’aggregato prevale in proporzione sul legante.

Marmorino. Intonaco di finitura. Intonaco a base di calce spenta e polveri di pietra. E’ così chiamato essendo l’imitazione più natutale del marmo sia nella composizione che nell’effetto finale.

Marmorino bianco naturale. Marmorino privo di alcun tipo di pigmento.

Marmorino da ornato (o da modellaggio). Marmorino, colorato e non, composto di calce spenta e polvere di marmo finissima (caolino) tale da essere molto malleabile.

Modanatura. Profilo.

Opera. 1) Fuori opera: dicesi di lavoro non eseguito direttamente sul luogo previsto dal progetto, ma ivi riponato. 2)In opera: dicesi di lavoro eseguito direttamente sul luogo (muro o soffitto) del progetto.

Orditura. Lavoro di carpenteria in legno leggero (generalmente di abete), eseguito allo scopo di realizzare strutture di sostegno per soffitti, pareti e quant’altro.

Ornato. decorazione.

Ossatura. scheletro.

Pelle. pulimento.

Pigmentazione (o colorazione dell’impasto). Operazione di mescolare il marmorino di base col pigmento opportunamente bagnato e setacciato.

Pigmento. Colore in polvere derivato da terre naturali e ossidi. Deve avere caratteristiche chimiche adatte alla reazione con l’idrossido di calcio.

Polvere di pietra o di marmo. E’ calcare saccaroide o calcite. Deriva dalla frantumazione. Ha varie granulometrie ed è essenzialmente costituito da carbonato di calcio (CaCO3). Presenta una colorazione che rientra nella varietà dei bianchi. E’ presente nellimpasto a marmorino come aggregato.

Pozzolana. Roccia tufacea, rossa o bruna ad alto contenuto di siliceo. Ottimo aggregato per intonaci formando con la calce un cemento idraulico.

Profilo. sagoma

Pulimento (o pulitura o pelle). Nome specifico usato per definire il 3° strato dell’intonaco a marmorino o di qualsiasi ornamento a rilievo. Corrisponde ad un miscuglio in cui l’aggregato, in proporzione, è inferiore al legante.

Pulitura. pulimento.

Raffetto. Strumento costruito dallo stuccatore per la realizzazione dei profili architettonici di cui al progetto (cornici, fregi, ecc.).

Rinzaffo. Consiste in un’unica mano di malta piuttosto fluida, che viene “gettata” con la cazzuola sui mattoni o su altri supporti affinché penetri in ogni interstizio. Ne risulta una prima intonacatura, molto ruvida e, pertanto, atta a ricevere le stesure successive.

Sabbia. Polvere minerale costituita dai detriti provenienti dalla frantumazione delle rocce e trasportata nei torrenti, nei fiumi, nel mare, o giacente in cava. Entra nell’impasto dell’intonaco come aggregato.

Sagoma. Profilo di un elemento architettonico (cornice, capitello, ecc.).

Sapone. E’ il sale alcalino del sodio e degli acidi derivati dai grassi. Aumenta l’alcalinità della calce.

Spolvero. Disegno, in grandezza naturale, riportato su carta dal bozzetto opportunamente bucherellato con un ago e con fori distanti ca. mm.2-4 l’uno dall’altro. Il nome giustifica la funzione: viene infatti sporcato con carboncino naturale (carbone di legna), al fine di lasciare le tracce sul muro.

Stabilitura. intonachino.

Stecca (o paletta o ferro da ornato). Strumento di acciaio, specifico dello stuccatore, per la modellazione dell’apparato decorativo.

Stucco da ornato. Impasto di calce spenta e polvere di marmo, di granulometria molto sottile, usato nella modellazione, particolarmente utilizzato nel bassorilievo.

Stucco forte (o stucco duro). lmpasto di calce spenta e polvere di marmo, con l’aggiunta di gesso cotto ed eventuale elemento ritardante la presa del gesso, usato soprattutto nella modellazione dell’altorilievo.

Zoccolatura.basamento.