Storia del Palazzo

Siamo nel centro storico di Genova, il palazzo porta il nome dell’antico proprietario Agostino de Franchi e risale al 1565. Da allora il Palazzo porta con se le tracce degli affreschi cinquecenteschi originali ma anche quelli che li sostituirono nel 700. Allora come oggi i gusti cambiavano e spesso quello che non si riteneva più adatto ai gusti dell’epoca veniva coperto e sostituito da intonaci e decorazioni più attuali. Purtroppo anche quest’ultimi sono andati quasi completamente rovinati col tempo, il degrado era evidente sia su gran parte degli intonaci di facciata con depositi, distacchi, disgregazioni, efflorescenze saline che sulle decorazioni pittoriche del cornicione. Tuttavia, d’accordo con la Soprintendenza, abbiamo deciso di salvare quello che si poteva degli ultimi affreschi settecenteschi le cui traccie si possono ora ammirare dopo il restauro.

Prima dei lavori

Asportazione parti ammalorate

Innanzitutto abbiamo iniziato una fase di asportazione dell’intonaco ammalorato a mano  con piccole picchette seguite da lavaggio. Le parti ammalate erano moltissime e abbiamo utilizzato strumenti manuali per non compromettere troppo le parti non oggetto di restauro,  soprattutto al cornicione sottotetto.

Consolidamento e ricostruzione

In seguito abbiamo proseguito con un consolidamento corticale mediante infiltrazioni  di maltine di calce idrauliche. Quindi abbiamo chiuso tutte le lesioni, cavillature, sempre con materiali compatibili con le porzioni di intonaco rimaste cioè malte a base calce e inerti di cocciopesto e sabbia di fiume. In alcune parti abbiamo dovuto perfino raddrizzare lo spessore del muro. L’ultima mano di intonaco è stata di arenino con finitura coerente con quella originale.

Cornicione

Nel cornicione sottotetto invece, oltre a quanto descritto sopra, sono state necessarie anche delle micro iniezioni di resina acrilica in soluzione acquosa per far aderire le scaglie di pellicola pittorica all’intonaco e preservare cosi la decorazione, almeno in parte. E’ stato altrettanto necessario integrare la parte decorata.

Portale

Anche il portale d’ingresso in marmo cinquecentesco è stato oggetto di restauro in quanto risultava molto danneggiato. Per pulirlo abbiamo innanitutto applicato molti impacchi di carbonato d’ammonio e polpa di carta ai marmi delle colonne, della targa. Successivamente abbiamo ricostruito le parti mancanti, sostituito le ardesie, fissate le sfere di marmo a lato dello stemma.

Dopo i lavori

I risultati finali, molto soddisfacenti, hanno ridato a questo palazzo un po’ dello splendore di cui godeva un tempo e le sue decorazioni donano dall’alto una nuova luce sulla piazza antistante.

Lavoro ultimato nel 2017